COMUNICATO sul parere del CSPI


Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, riunitosi ieri in seduta plenaria per esprimere il parere sul decreto delle nuove graduatorie provinciale, ha dato ragione a quanto da noi UNAMS e da altri è stato sostenuto in merito ai titoli artistici, dicasi l’indispensabilità dei detti titoli per l’accesso all’insegnamento sia della musica che della danza negli istituti musicali e coreutici.

Il passaggio era indispensabile per il mantenimento di una serietà artistica e culturale e riteniamo che un Ministro, intenzionato a conservare il valore della scuola musicale e coreutica italiana, non possa non tenerne conto.

 

Parere sullo

schema di ordinanza inerente le ”Procedure di istituzione delle graduatorie provinciali e di istituto di cui all’articolo 4, commi 6-bis e 6-ter, della legge 3 maggio 1999, n. 124 e di conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo”.

Approvato nella seduta plenaria n. 42 del 7/7/2020

“Una seconda questione riguarda la modifica della valutazione dei titoli culturali e artistici. Per quanto si condivida l’esigenza di semplificare e velocizzare il più possibile la predisposizione delle graduatorie, occorre però porre la massima attenzione nei confronti delle legittime aspettative di tanti precari che hanno maturato e acquisito titoli sulla base della normativa attualmente vigente e che, in base alle nuove disposizioni, vedrebbero improvvisamente stravolta la propria posizione in graduatoria.

Tale problematica è particolarmente evidente per il personale precario interessato alle classi di concorso A-55, A-56, A-57, A-58, A-59, A-63 rispetto alle quali è stato di fatto cancellata per intero la precedente tabella di valutazione dei titoli artistici. A questo proposito si ritiene che, anche nel rispetto del principio del legittimo affidamento e anche al fine di prevenire il possibile contenzioso, vada necessariamente definita una soluzione in grado di coniugare le esigenze dell’Amministrazione con quelle del personale interessato, ad esempio considerando la possibilità di preservare le valutazioni dei titoli già effettuate per il personale presente nelle precedenti graduatorie.”