Lettera al Ministro sui Licei Coreutici


Roma, 22 aprile 2020

 Ministro dell’Istruzione On. Lucia Azzolina

Al Capo Dipartimento Dott. Marco Bruschi

Alla D.G. per il personale scolastico

 

Gentile Ministro,

con la presente intendo sottoporLe una questione che, complice l’estrema emergenza in atto, non ha potuto godere della giusta attenzione. Mi riferisco ai posti messi a bando per le imminenti procedure concorsuali destinati alle discipline caratterizzanti dei licei coreutici (A- 57 Tecnica della danza classica, A-58 tecnica della danza contemporanea, A-59 Tecniche di accompagnamento alla danza).

Come è noto, i licei coreutici sono stati istituiti nel 2010 (D.P.R. 89/2010) e, ormai da dieci anni, ai docenti delle dette discipline non è stata data la possibilità di una qualunque forma di stabilizzazione. Ciò è avvenuto perché lo Stato, non predisponendo percorsi abilitanti per queste classi di concorso, non ha permesso l’accesso alle procedure concorsuali precedenti.

Infatti, per il Concorso Docenti 2016 vennero riservati 221 posti per A-57, 221 per A-58, 110 per A-59 ma, come detto, la procedura non venne espletata per assenza di personale abilitato, motivo per il quale la prima forma di stabilizzazione verrà attuata nei prossimi concorsi, e di questo siamo ben lieti, ma con numeri ben al di sotto del necessario.

Non a caso dalle bozze si evince che i posti, tra concorso ordinario e straordinario, sommati danno: 56 per la classe di concorso A-57, 28 per la A-58 (addirittura solo 9 per la procedura concorsuale straordinaria) e 80 per A-59.
Detto quanto sopra, rileviamo che i docenti con più di tre anni di servizio, già nell’anno scolastico 2014/15, erano, per le discipline coreutiche, 134 (sommando anche i docenti di“Storia della danza”, prima disciplina autonoma ed ora nel monte ore dei docenti di tecnica della danza) e 96 pianisti accompagnatori.
Dunque, appare evidente che, a fronte dei numeri crescenti, solo a pochi docenti, professionisti selezionati per titoli di studio e titoli artistici (molti dei quali anche in età avanzata) lo Stato darà le opportunità di una stabilizzazione.

Infatti, anche in presenza di posti già disponibili, i posti messi a concorso sono molto meno della metà: varrà a mo’ di esempio il caso della A-57 in Campania, dove a fronte di 16 cattedre in organico di diritto all’anno 2018/19 (più del doppio ne occorrono per coprire le esigenze didattiche di tutti i licei campani, posti dati annualmente in organico di fatto), i posti messi a concorso sono soltanto 9.

Pertanto, stiamo praticamente chiedendo ai nostri docenti, precari anche da dieci anni, di terminare la propria carriera, se va bene, da docenti precari. Nell’ipotesi peggiore, non lontana però dalla realtà, potranno anche non lavorare, se solo l’Amministrazione (speriamo non sia quella la volontà) intendesse, nel tempo, non autorizzare le cattedre in organico di fatto.

Gentile Ministro, pur comprendendo la logica matematica che sottende la definizione dei posti da destinare ai concorsi, siamo a chiedeLe una deroga per le dette classi di concorso, nella considerazione, appena enucleata, che, di fatto, per i docenti in esse impegnati non ci sia stata altra forma di stabilizzazione e che, se volessimo soltanto considerare i posti già accantonati per il Concorso 2016, i numeri sarebbero ben più consistenti.

Certi di aver fatto cosa giusta nei confronti del merito e della dignità professionale di tanti dei nostri docenti, La ringraziamo per il tempo che ci vorrà dedicare.

Cordialmente

Il Segretario Generale del Dip.to AFAM e Presidente della FGU

Prof.ssa Dora Liguori